L'olio essenziale di dragoncello è molto ben tollerato. Per l'uso in cucina, sono sufficienti una o due gocce di olio essenziale per profumare un piatto per 5-6 persone.
Non usare: nelle donne in gravidanza o che allattano, nei bambini di età inferiore ai sei anni, nei soggetti allergici a uno dei componenti (limonene), nei soggetti asmatici, durante il primo utilizzo, senza il parere di un allergologo, nei soggetti che svolgono un'attività professionale che richiede vigilanza.
Consigli
Ricette
Asma allergica
Applicare 3 volte al giorno 5 gocce di olio essenziale di dragoncello mescolate a 5 gocce di olio vegetale sul torace, il plesso solare e la colonna vertebrale. Respirare 4 gocce di olio essenziale di dragoncello su un fazzoletto.
Digestione
Prendere 3 volte al giorno, per 6 giorni al massimo, 1 goccia di essenza di limone e 1 goccia di olio essenziale di dragoncello su una compressa neutra, in un cucchiaio di olio d'oliva, di miele o su uno zuccherino (Rimedio non adatto ai bambini di età inferiore ai dodici anni).
Singhiozzo
1 goccia pura di olio essenziale di dragoncello sotto la lingua, da ripetere al bisogno 5 minuti dopo e gli spasmi scompaiono. Se il singhiozzo continua, consultare il medico.
Raffreddore da fieno
Applicare 5 gocce di olio essenziale di dragoncello mescolate a 5 gocce di olio vegetale sulle ali del naso e le tempie.
Applicare 3 volte al giorno 5 gocce di olio essenziale di dragoncello mescolate a 5 gocce di olio vegetale sul torace, il plesso solare e la colonna vertebrale. Respirare 4 gocce di olio essenziale di dragoncello su un fazzoletto.
Digestione
Prendere 3 volte al giorno, per 6 giorni al massimo, 1 goccia di essenza di limone e 1 goccia di olio essenziale di dragoncello su una compressa neutra, in un cucchiaio di olio d'oliva, di miele o su uno zuccherino (Rimedio non adatto ai bambini di età inferiore ai dodici anni).
Singhiozzo
1 goccia pura di olio essenziale di dragoncello sotto la lingua, da ripetere al bisogno 5 minuti dopo e gli spasmi scompaiono. Se il singhiozzo continua, consultare il medico.
Raffreddore da fieno
Applicare 5 gocce di olio essenziale di dragoncello mescolate a 5 gocce di olio vegetale sulle ali del naso e le tempie.
COLTIVAZIONE E PRODUZIONE
In Provenza la coltivazione del dragoncello per la profumeria è tradizionale, solo piccole superfici sono dedicate all'aromaterapia. Il dragoncello è considerato difficile da coltivare e non sopporta i terreni umidi durante l'inverno. La pianta è raccolta a giugno e a settembre. Per ottenere il rendimento migliore, il taglio va effettuato il pomeriggio e con il bel tempo.
PROFUMO
L’odore dell'olio essenziale di dragoncello è forte e un po' acre.
ESTRAZIONE E RENDIMENTO
Le piante in fiore sono distillate "in cassone" come il lavandino. Per questa tecnica rapida, la pianta è triturata al momento della raccolta e l'agricoltore può anche collegare il "cassone" pieno a un dispositivo di distillazione. Un ettaro di coltivazione permette di ottenere in media 8 tonnellate di piante fresche che danno 30-50 chili di olio essenziale ovvero un rendimento di circa lo 0,5%.
FORMULA CHIMICA
I principi attivi dell'olio essenziale di dragoncello sono soprattutto fenoli metil-etere (cavicolo M.E.) e cumarine che non sono presenti in tutti i lotti, ma possono raggiungere l'1-3%.
INDICAZIONI PRINCIPALI
Il dragoncello è un tonico digestivo. Stimola l'appetito e non è solo, come si ritiene spesso, un rimedio molto efficace contro i disturbi digestivi quali colite e aerofagia. Potente antispastico, combatte anche le allergie respiratorie, i dolori reumatici e quelli mestruali (dismenorrea), le nevriti e polinevriti, i crampi e gli spasmi (singhiozzo).
La moltiplicazione avviene per divisione dei ciuffi e per talea. Esistono molte specie di Artemisia (annua, arborescens, herba alba, pallens).
I due nomi, latino e popolare, del dragoncello provengono da proprietà reali o supposte. Il Medioevo vedeva nella sua radice l'immagine di un drago (drakonion in greco), lo credeva efficace contro i morsi di serpente e lo chiamava tarragon, dragona, erba del drago o artemisia serpentina. È Artemisia perché come Artemide dea protettrice delle donne, cura le affezioni ginecologiche. La pianta, introdotta in Europa dai mori andalusi con il nome di tharkoum, fu descritta per la prima volta dal grande botanico arabo del XIII secolo Ibn el-Beithar nel suo Trattato dei semplici. La considerava un ausilio prezioso per la digestione. Il dragoncello occupa il 7° posto nella produzione francese di piante aromatiche. È usato come condimento in moltissime preparazioni (aceto aromatizzato, mostarda, salsa bernese, ecc.).
I due nomi, latino e popolare, del dragoncello provengono da proprietà reali o supposte. Il Medioevo vedeva nella sua radice l'immagine di un drago (drakonion in greco), lo credeva efficace contro i morsi di serpente e lo chiamava tarragon, dragona, erba del drago o artemisia serpentina. È Artemisia perché come Artemide dea protettrice delle donne, cura le affezioni ginecologiche. La pianta, introdotta in Europa dai mori andalusi con il nome di tharkoum, fu descritta per la prima volta dal grande botanico arabo del XIII secolo Ibn el-Beithar nel suo Trattato dei semplici. La considerava un ausilio prezioso per la digestione. Il dragoncello occupa il 7° posto nella produzione francese di piante aromatiche. È usato come condimento in moltissime preparazioni (aceto aromatizzato, mostarda, salsa bernese, ecc.).
AROMATERAPIA
Tutto sugli oli essenziali
Le proprietà, i benefici e il modo d’uso sono dati a titolo informativo; non possono in nessun caso costituire né sostituirsi ad un’informazione medica che possono dispensare soltanto i professionisti della salute. Per l’uso degli oli essenziali a scopo terapeutico, consultate un medico.
Estratti dal libro "Aromaterapia - Tutto sugli oli essenziali" di Isabelle Pacchioni, acquerelli di Patrick MORIN, Edizioni Aroma Thera. Estratti dal libro "41 oli essenziali indispensabili per curarsi in modo diverso" e "48 oli essenziali indispensabili per curarsi in modo diverso" di Isabelle Delaleu e Isabelle Pacchioni, Pubblicato da: Gruppo Mondadori Francia. Illustrazioni botaniche di Agathe Haevermans.
Estratti dal libro "Aromaterapia - Tutto sugli oli essenziali" di Isabelle Pacchioni, acquerelli di Patrick MORIN, Edizioni Aroma Thera. Estratti dal libro "41 oli essenziali indispensabili per curarsi in modo diverso" e "48 oli essenziali indispensabili per curarsi in modo diverso" di Isabelle Delaleu e Isabelle Pacchioni, Pubblicato da: Gruppo Mondadori Francia. Illustrazioni botaniche di Agathe Haevermans.